Un’estate Rossa e poi?

Con l’ultima gara in Ungheria la Ferrari sembra essersi ripresa dopo la debacle di Silverstone.
Il risultato in terra Inglese aveva portato a qualche grattacapo tra i tifosi vista la netta superiorità delle Silver Arrow.
Poi in Ungheria la resurrezione… E’ possibile che i valori in campo possano cambiare in modo così importante da un week end all’altro.
La risposta è Ni.
Proviamo a fare un’analisi delle macro differenze di questi ultimi 2 week end e della prima parte di stagione.
Le variabili da prendere in considerazione quando si vanno a fare dei pronostici sono diverse, vediamo le principali:

Layout pista
Temperature
Mescole di gomme
Direttiva FIA
Progetto Vettura

Partiamo con il progetto vettura.

Chi segue la Formula 1 quest’anno avrà sicuramente notato le differenze tra Mercedes e Ferrari.
La Mercedes ha scelto la strada dell’efficienza aerodinamica, spinta dalla migliore PU, ha optato per un passo lungo in modo da generare tanto carico tramite il fondo vettura, questo le consente di scaricare  le ali riuscendo a garantire un ottimo bilancio aerodinamico, un’ottima percorrenza in curva e le migliori velocità di punta in fondo al dritto.
I contro di questa soluzione sono un più difficile lavoro di setup e dei problemi di sottosterzo quando si vanno a caricare al massimo le ali.
La Ferrari invece ha scelto la strada opposta.

Passo corto, ricerca del massimo carico aerodinamico possibile e un angolo Rake estremo, per aumentare il volume di estrazione del diffusore posteriore.
Volendo si potrebbe scendere un po’ di più nel dettaglio, però andremmo troppo nel tecnico dove anch’io non ho sufficienti nozioni per spingermi …

Temperature

Per quello che si è visto in questa prima parte di stagione possiamo sicuramente dire che Ferrari riesce a essere molto competitiva in quei circuiti con temperature dell’asfalto elevate, mentre Mercedes fatica un po’ di più visti i problemi di surriscaldamento delle posteriori.
Monaco, Sakhir e Budapest ne sono un esempio.

Layout circuito

Questo è il parametro che quasi tutti guardano essendo il più importante, ma ci si sbaglia di grosso a credere che dove ci sono lunghi rettilinei Mercedes abbia già vinto.
Prima ho parlato di efficienza aerodinamica.
Vi spiego meglio cos’è.
L’efficienza è il rapporto tra carico aerodinamico (downforce) e resistenza all’avanzamento (drag).
Maggiore è questo valore e migliori velocità di punta riuscirà a raggiungere la monoposto in fondo ad un rettilineo a parità di PU e downforce.
L’efficienza paga molto in circuiti tipo Silvesrtone, Barcellona e Spa ovvero piste nelle quali sono presenti oltre a lunghi rettilinei anche settori molto guidati.
Monza a differenza di queste piste, presenta si lunghi rettilinei, ma l’assenza di curve veloci fa si che i parametri principali sui quali lavorare siano il drag e la potenza della PU.
Quindi attenzione a generalizzare, avete visto in Austria dove una Ferrari azzoppata dalla Federazione ha rischiato di vincere la gara…

Direttive Fia

Questo a mio avviso il lato più brutto della stagione.
Sono state introdotte 3 direttive che, guarda a caso, hanno penalizzato e non poco la Ferrari.

1) Olio in camera di combustione
A Baku la FIA con una lettera ha chiarito ai team che non devono essere presenti tracce di olio in camera di combustione.
Pista di motore, in qualifica la Ferrari ha accusato il gap più importante di tutta la stagione.
I maligni dicono che Mercedes, dopo aver visto in Canada la Ferrari avanti come potenza di picco in qualifica, sia andata a lamentarsi dalla Federazione per ristabilire le gerarchie di inizio stagione. (Se andate a rivedervi la qualifica potrete notare che Vettel ha fatto segnare il record nel T3, ovvero quello di potenza pura nel suo giro veloce )

2) Diffusore

La Ferrari, questa volta attaccata da Redbull, è stata obbligata a sigillare la “scimitarra” davanti alla ruota posteriore, con una bandella in titanio, che aveva la funzione di flettere alle alte velocità andando a sigillare il lato del diffusore in prossimità della ruota posteriore.
Questo ha causato 2 effetti negativi:
la diminuzione dell’angolo di rake per evitare che vortici turbolenti andassero a danneggiare il “lavoro” diffusore posteriore.
L’altro aspetto negativo è stata la perdita di carico aerodinamico (recuperato in parte con il diffusore fatto esordire proprio nel Gp di Ungheria).

Sappiate che a livello di efficienza il carico generato dal diffusore  non ha eguali in quanto paga pochissimo drag.

Inoltre vi dico che in una Formula 1 il 50% del drag è generato dalle ali…

Fate i vostri conti!!

3) Mozzi soffiati

Su questo aspetto tecnico la Ferrari è dal 2013 che ci sta lavorando e ad oggi era riuscita a creare un dipositivo “dinamico” che riusciva, tramite delle valvole, ad aprirsi e chiudersi secondo le necessità.
Sappiate solo che dei mozzi chiusi garantiscono un minor drag, mentre in configurazione aperta vanno a diminuire quelli che sono i vortici sporchi generati dal rotolamento della ruota anteriore.

Infine parliamo delle gomme.

Si è notato che in questa stagione Ferarri riesce a far lavorare molto bene la sua vettura con in compound più morbidi e forse ha trovato nella SS la sua migliore alleata.
Mercedes invece si trova a suo agio con la mescola di uno step più duro, le S.

Cosa aspettarsi nella prossima gara?

Al netto degli aggiornamenti che i vari team andranno a portare posso indicare come difficile la trasferta Belga per gli uomini in rosso. 

Sappiamo anche che Spa è soggetta a repentini cambi meteorologici che possono in qualunque momento creare scompiglio, in più la decisione Pirelli di portare le mescole più tenere del lotto potrebbe andare incontro alle esigenze della sf-70H.
Inoltre nuovo diffusore è stato provato nei test post Gp Ungheria e i piloti sembrano essere rimasti contenti, basterà per tenere testa alla Mercedes?
Difficile da dire.

E voi cosa ne pensate?

Dopo questa breve spiegazione, quale team vedete favorito a Spa, Monza e Singapore?

Io dico Mercedes, Ferrari, Ferrari.

A Monza la Ferrari andrà fortissimo perché ci sarò io a dargli qualche consiglio… 😉

Ciao a tutti.